Mercato
Regimi di mercato e formazione dei prezzi
Forme e organizzazione dei mercati.
Il mercato, in senso stretto, è considerato il luogo dove avviene l’incontro tra coloro che vogliono vendere o acquistare un determinato bene; è proprio la presenza fisica delle persone e dei beni a creare visibilmente il mercato.
Il mercato, in senso lato, viene inteso come il complesso delle domande e delle offerte che si condizionano e si incrociano a vicenda in base ad un determinato bene; la sua massima espressione è la borsa valori.
Si ha, quindi, una perdita di importanza del “luogo” a favore dell’ “area” entro la quale chi vende e chi compra comunicano e contrattano gli scambi di titoli.
Nonostante il concetto economico di mercato non sia più legato al luogo resta, comunque, legato allo spazio territoriale;ed è proprio sulla base dell’ampiezza del territorio dove avviene il collegamento della merce scambiata che si effettua la distinzione tra mercati locali, regionali, nazionali, internazionali e mondiali.
Mercati diversi hanno, per la stessa merce, prezzi diversi; questo fenomeno è dovuto al fatto che un determinato bene può essere deperibile, difficilmente trasportabile o di interesse soltanto locale.
Inoltre, il mercato si distingue,in base al tipo di contraente, in mercato al minuto e mercato all’ingrosso.
Il primo riguarda i consumatori finali, mentre il secondo riguarda commercianti e produttori che acquistano un bene per poi rivenderlo. Ogni mercato ha il suo costo: ecco perché uno stesso bene può avere un prezzo all’ingrosso e uno più alto al minuto.
Regimi di mercato
Tra i principali regimi ricordiamo:
- libera concorrenza: nel mercato sono presenti molti richiedenti e molti offerenti di uno stesso bene.
- monopolio unilaterale: il bene viene offerto da un solo soggetto e richiesto da molti.
- duopolio: lo stesso di sopra, ma con due offerenti.
- monopolio bilaterale: il bene viene scambiato tra un solo richiedente e un solo offerente.
- oligopolio: il bene è offerto da pochi e grandi offerenti ad un enorme numero di piccoli richiedenti o viceversa.
Formazione del prezzo
Viene inteso, per prezzo, la quantità di moneta indispensabile per acquistare un determinato bene. Il prezzo si distingue in prezzo corrente e prezzo di equilibrio.
Il prezzo economico si verifica, in maniera spontanea, sul mercato in base all’andamento delle domande e ai costi produttivi; il prezzo politico (di imperio) è stabilito, per le merci più consumate, dallo stato, soprattutto in gravi situazioni.
Il prezzo si può stabilire in base a:
- domanda e offerta: questo prezzo varia in base all’andamento di mercato; se l’offerta aumenta esso diminuisce, mentre se ad aumentare è la domanda esso aumenta.
- alla legge di mercato di Jevons, nota anche come legge di indifferenza del prezzo: un dato bene, in un determinato momento e su uno stesso mercato, non può avere un unico prezzo. Ciò può accadere soltanto se nel mercato vi è una libera concorrenza perfetta.
- alla situazione di lungo periodo: nel lungo periodo, prezzo e costo, tendono ad essere uguali; il prezzo è, quindi, determinato dalla domanda e dall’offerta.
- alla situazione di breve periodo: il prezzo viene determinato dalla domanda in quanto, mentre l’offerta è invariabile, è solo la domanda a variare e, conseguentemente, a modificare il prezzo.
- al regime di monopolio: è l’unico produttore del bene a fissare il prezzo; il monopolio si distingue in: legale ( regolato dalla legge) e naturale (regolato dalle condizioni naturali).
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