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Valutazione della performance

Valutazione performance fondi comuni mobiliari : rendimento storico, moneyweighted rate of return, timeweghted, indice di sharpe, indice di Treynor, indice information ratio


In tutti i documenti che illustrano la performance storica di un fondo vi è l’avvertenza che il rendimento storico non garantisce rendimenti futuri uguali;ciò viene fatto non per prudenza ma per evitare,cosa che succede spesso,che l’investitore acquisti un fondo basandosi sul passato e non sul futuro.

Tale comportamento può portare ad un ritardo strutturale degli investitori ed una tendenza a concentrare le operazioni di acquisto al termine delle fasi di rialzo e viceversa le vendite al termine delle fasi di ribasso.

Un elemento molto importante per la valutazione della performance è la tempistica degli investimenti e dei riscatti in quanto è la loro dinamica a determinare la differenza tra il rendimento del singolo investitore e quello del fondo.

Il metodo proposto chiamato moneyweighted rate of return si basa su un sistema ponderativi dei flussi di liquidità,dove i pesi sono rappresentati dal periodo che intercorre tra il momento della loro manifestazione e la fine del periodo oggetto della valutazione.

Altro metodo per calcolare il rendimento è il timeweghted rate of return che misura invece il rendimento avuto dal gestore calcolando il prodotto dei fattori del montante riconducibile alle variazioni del valore della quota. Tale rendimento è utilizzato nella seconda parte del prospetto andando ad alimentare i dati storici del rendimento\rischio.

Ogni fondo presente nel prospetto deve riportare quanto segue:

la categoria di appartenenza,in quanto ogni fondo è attribuito dalla società di gestione ad una delle 42 categorie autorizzate da assogestione all’interno delle 5 macrocategorie;

in ognuna viene identificata la percentuale minima\massima di investimento consentendo la disposizione in ordine crescente rispetto alla proporzione di azioni detenibili:

  1. i fondi di liquidità hanno il divieto di investire in azioni
  2. quelli obbligazionari hanno il divieto di investire in azioni(tranne quelli misti che possono investire fino al 20%)
  3. i fondi bilanciati possono investire in azioni solo per importi che vanno dal 10 al 90%del portafoglio
  4. i fondi azionari che investono minimo il 70% del portafoglio in azioni
  5. quelli flessibili sono privi di vincoli.
  6. un grafico a barre dove vengono riportati i rendimenti annuali degli ultimi 10 anni(indicando il migliore ed il peggiore rendimento trimestrale)
  7. un grafico lineare dove viene riportato l’andamento della quota nell’ultimo anno
  8. il rendimento medio annuo negli ultimi 3 e 5 anni
  9. la data in cui si inizia il collocamento e la durata del fondo
  10. il valore della quota e il patrimonio netto del fondo.

Questi rendimenti devono subire  un confronto con il bechmark. Da ricordare che spesso questo confronto non è veritiero in quanto il fondo è gravato da oneri ( commissione di gestione,negoziazione etc) che il benchmark invece non ha.

Altro elemento da considerare nell’effettuazione del confronto è il grado di rischio del gestore. La più importante misura di rendimento corretta per il rischio è l’indice di scarpe che misura l’inclinazione della retta che collega il rendimento dell’attività senza rischio con la combinazione rischio\rendimento che caratterizza il fondo valutato . Esso è un indicatore di performance che deriva dalla costruzione della capital market line che rappresenta tutto l’insieme dei portafogli possibili combinando l’attività senza rischio e il portafoglio collocato nel punto di tangenza tra la retta stessa e la frontiera efficiente. Esso è meglio noto come market portafoglio ed è considerato il migliore di quelli collocati sulla frontiera efficiente perché rappresenta l’indice di scarpe maggiore .

Dunque l’indice di sharpe serve a valutare 2 fondi che hanno valori di rischio e rendimento superiori e inferiori rispetto a quelli del parametro di riferimento.

Esiste una misura di performance diversa dall’indice di scarpe,l’indice di Sortino che utilizza una diversa misura di rendimento e\o rischio;esso integra ma non sostituisce le informazioni ottenute con l’indice di scarpe.

Lo stesso vale per l’indice di Treynor che si calcola come quello di Sharpe utilizzando il beta di portafoglio al posto della deviazione standard.

L’indice information ratio è quello più utilizzato e si differenzia dagli altri sia perché non tiene in considerazione come termine di confronto l’attività esente da rischio,sia perché trascura il rischio concentrandosi sul concetto di fedeltà del gestore verso il benchmark di mercato; tale indice ci da la possibilità di capire la capacità che il gestore ha di realizzare una performance maggiore di quella del benchmark rimanendovi comunque fedele.

 

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