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Mercati azionari NON regolamentati

Mecati azionari non regolamentati : mercati OTC, OSS (sistemi di scambi organizzati), MTF (multilateral trading facilities)


Le caratteristiche negoziali di un mercato non regolamentato non sono soggette a norme definite dalle autorità ma più che altro dalla concorrenza tra gli operatori.

I mercati OTC sono caratterizzati da una flessibilità maggiore e dalla possibilità di personalizzazione in quanto tutte le trattazioni avvengono bilateralmente(cliente-intermediario); un difetto è dato da una più bassa trasparenza e liquidità.

Per i titoli azionari,visto l’obbligo di concentrare gli scambi dei titoli quotati in borsa,si può parlare di negoziazione OTC riferendosi solo a quei titoli non quotati o non obbligati alla concentrazione. Tale obbligo non esiste nel caso vengano negoziati blocchi di azioni;per blocco intendiamo un ordine quantitativamente elevato il cui controvalore è pari o maggiore alla somma determinata del controvalore medio giornaliero degli scambi degli stessi titoli effettuati negli ultimi 6 mesi.

Non hanno questo obbligo nemmeno le spezzature,cioè gli ordini quantitativamente inferiori al minimo negoziabile,tranne che il regolamento lo autorizzi .Un altro caso di esclusione di obbligo di concentrazione avviene quando l’intermediario viene autorizzato a farlo dal cliente preventivamente o ancora se l’esecuzione delle trattazioni permette un migliore realizzo di prezzo.

Situazione diversa è per i titoli non quotati in cui gli scambi sono riconducibili all’OTC e sono frammentati; parte di essi  vengono realizzati già attraverso l’SSO ( sistemi di scambi organizzati).

Tali sistemi possono essere ricondotti alla categoria degli MTF (multilateral trading facilities) cioè a circuiti negoziativi gestiti da privati  dove l’acquisto e la vendita vengono effettuate grazie all’incontro degli interessi negoziativi di più soggetti,basato su regole non discrezionali. Quindi le MTF,al pari dei mercati organizzati svolgono funzioni organizzative degli scambi,ma al contrario di questi ultimi,non hanno la facoltà di decretare l’ammissione alle trattazioni dei titoli oggetto dello scambio,ed inoltre sono soggetti a procedure autorizzative all’operatività diversa da quella dei mercati organizzati.

Gli SSO non devono essere preventivamente autorizzati dalla consob,ma solo comunicati;le  loro regole non hanno bisogno di essere approvate da nessuna autorità di vigilanza ma essere redatte in maniera conforme allo schema consob e pubblicate con le stesse modalità;inoltre non devono rispettare i requisiti previsti per i mercati regolamentati. La loro rilevanza è destinata ad aumentare in quanto una direttiva del novembre 2007 chiamata mifid ha eliminato il principio di concentrazione inserendo tra l’altro i servizi di investimento offerti dalle MTF.

Tale normativa  in aggiunta ha posto le basi per l’internalizzazione degli ordini da parte degli intermediari,ossia,la possibilità dello stesso di eseguire in maniera sistematica gli ordini dell’investitore al di fuori del mercato regolamentato.

Si intravede, prospettivamente la probabile contemporanea presenza di 3 tipi di player nel mercato delle negoziazioni: internalizzatori, MTF e mercati regolamentati. Si prevede quindi una più ampia competizione che porterà alla riduzione dei costi di trading.
 

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