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Futures

Prodotti derivati : i futures


I Futures sono contratti in cui un soggetto prende l’impegno di vendere o acquistare un determinato quantitativo ad un prezzo prefissato;essi sono quotati nel mercato regolamentare. Il fatto che vengano negoziati in tale mercato offre una liquidità elevata in quanto,vista la presenza di intermediari,le offerte di acquisto e vendita sono continuative.

CARATTERISTICHE FUTURES
Per essere negoziati in questo tipo di mercato i derivati devono avere elementi standardizzati,cosa che vincola le controparti a rispettare determinati elementi alla stipulazione del contratto;tali elementi sono:

  1. tipologia di attività sottostante
  2. l’ammontare preciso dell’attività sottostante
  3. condizioni e luogo di consegna
  4. durata contrattuale
  5. orario negoziativi
  6. il movimento minimo di prezzo
  7. modalità di liquidazione
  8. limiti alle variazioni di prezzo

Cerchiamo ora di capire quali caratteristiche hanno questi futures e la posizione che viene assunta da chi compra e chi vende.

Gli STOCK FUTURES danno la possibilità di effettuare un acquisto in data futura con un prezzo prefissato(cioè il prezzo del futures al momento in cui è aperta la posizione).Solitamente chi acquista prevede rialzi futuri mentre chi vende,al contrario, prevede ribassi.

Gli indici dedicati ai futures ovvero lo S&P/MIB futures e il miniS&P/MIB  permettono ai due soggetti di fissare il prezzo dell’operazione a termine dell’indice di mercato S&P/MIB .Praticamente chi acquista futures nel S&P/MIB prevede un rialzo sull’indice in quanto prende l’impegno di acquistare a termine l’indice al prezzo future di mercato al momento dell’acquisto. Tali contratti vengono quotati in punti indice rendendo necessario indicare sul contratto il valore del moltiplicatore(equivalenza tra euro e punti indice).

Nei futures sullo S&P/MIB il moltiplicatore ha un valore pari a 5 euro. Il miniS&P/MIB è identico a quello descritto sopra con la sola differenza che il moltiplicatore è pari ad 1 euro. Nei mercati esteri regolamentati esistono diversi tipi di futures  che si allargano a molteplici tipologie di sottostante:commodity di ogni genere, valute. L

a posizione dell’investitore che compra o vende,indipendentemente dal tipo di attività, restano sempre le stesse:chi compra prevede un rialzo chi vende il contrario.

Una caratteristica dei futures è il sistema dei margini,utile all’investitore in quanto lo protegge dal rischio di insolvenza della controparte;nei mercati dei derivati regolamentati tale problema non esiste in quanto è presente la cassa di compensazione che tutela l’investitore in tal senso. Infatti l’investitore stipula con la cassa e non con l’altro soggetto il contratto, facendo diventare la stessa la controparte. Certamente in questo caso è la cassa a correre il rischio in quanto tenuta ad onorare le parti insolventi del contratto,cosa che ,nel caso di moltissimi episodi di insolvenza,potrebbe minare la sua solidità.

Per evitare tale evenienza viene in aiuto il sistema dei margini che tutela la cassa dal rischio di insolvenza delle controparti. Tale sistema ha 3 meccanismi:

  1. il margine iniziale,
  2. il MARKING TO MARKET,
  3. il MARGIN CALL.

Il margine iniziale può essere considerato un deposito cauzionale dove la cassa può attingere in caso di necessità;esso è fissato dalla cassa di compensazione in base al tipo di sottostante e alla volatilità del mercato ed è uguale ad una determinata percentuale della grandezza del contratto.

Questo margine può arrivare ad annullarsi nel caso in cui il prezzo del sottostante si muova nella maniera opposta di quella preventivata dall’investitore.

Il marking to market e il margin call servono per evitarlo;il primo prevede che perdite e profitti vengano regolati e calcolati giornalmente: i profitti sono destinati ad incrementare il deposito precauzionale e le perdite a ridurlo.

Per evitare che il valore del margine iniziale si riduca fino ad annullarsi viene stabilito un valore (margine di mantenimento) sotto il quale esso non può scendere;se ciò accade subentra il margin call dove chi investe,tramite intermediario,deve obbligatoriamente reintegrare il margine disceso. Il meccanismo di tali margini fa si che il prezzo della transazione sia sempre quello attuale .
 

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